Riusa prima di Riciclare con Noi

Riuso, riduco, riciclo

I rifiuti sono l'esito di un precedente ciclo di produzione, commercio e consumo. Prima ancora di doverli riciclare, sarebbe meglio cercare di non produrli proprio. In che modo? Scelte d'acquisto e piccoli comportamenti quotidiani possono dare una buona mano alla loro riduzione.

Consiglio Difficoltà Convenienza
1 Favorisci e approfitta, con buon senso, di ogni proposta di scambio o di uso condiviso di beni e servizi tra vicini. Ripara e riutilizza gli oggetti che ti possono ancora servire.
2 Nelle scelte d'acquisto presta attenzione alla durata dei beni, alla scelta dell'imballaggio meno ingombrante e più facilmente riciclabile. Informati presso i negozi se fanno il “vuoto a rendere”, bevi acqua del rubinetto. Per la spesa, usa sporte riutilizzabili.
3 Partecipa alle raccolte differenziate attive nel tuo Comune o nei Comuni ospiti in viaggio o in vacanza. Il riciclo di metà dei 500 kg di rifiuti prodotti ogni anno da ciascuno di noi permette di risparmiare 240 kg all'anno a testa di emissioni di CO2.

Riuso
Per produrre, assemblare, distribuire qualsiasi tipo di bene materiale si deve consumare energia, risorse naturali, acqua e aria pulita. Per questa ragione la limitazione di qualsiasi tipo di spreco, oltre ad essere desiderabile di per sé, si traduce anche in un risparmio di risorse naturali. Persino nella progettazione di nuovi beni si sta tornando a prendere in esame la possibilità di riparazione o di sostituzione delle sole parti soggette ad usura. Per chi ha un po' di manualità e conosce l'inglese, su www.ifixit.com ci sono istruzioni per aggiustare oggetti di ogni tipo, dal PC alla lavatrice, alla sveglia.
Contemporaneamente si stanno diffondendo anche nei paesi industrializzati sistemi e servizi di prestito di vicinato, noleggio, assistenza, uso condiviso di macchine (autoveicoli, lavatrici, cucine...), luoghi di scambio o baratto, anche senza transazione di denaro. Alcuni esempi: l'area “Cose in .. comune” attrezzata dal Comune di Colle Val d'Elsa o la Festa del Riuso organizzata dal Comune di Riva del Garda e l'iniziativa “Sbroia e desfescia” del Circolo di Legambiente Seveso. Sul web, centinaia di annunci di baratto o di prestito gratuito si possono trovare su ZeroRelativo.it.
Riduco
Ognuno di noi produce in media 500 kg di rifiuti all'anno, di cui il 40% è costituito da imballaggi. Sempre più spesso si tratta di confezioni che non servono a conservare la qualità del prodotto, a garantirne l’integrità durante il trasporto e a fornire informazioni utili in merito alla composizione del prodotto stesso, ma che hanno uno scopo unicamente promozionale. Li paghiamo due volte: con il prodotto e quando ce ne dobbiamo disfare (tassa rifiuti).
Prima ancora di doverli riciclare, varrebbe la pena cercare di non comprarli nemmeno!
Ecco alcune scelte da preferire appena possibile:
  • acquistare frutta e verdura fresca sfusa al posto di quella confezionata in vaschette di polistirolo;
  • acquistare preferibilmente salumi e formaggi al banco, affettati o tagliati al momento ed evitare quelli che per poche porzioni di prodotto utilizzano confezioni in plastica o alluminio;
  • bere acqua di rubinetto invece di quella in bottiglia;
  • evitare il superimballaggio delle porzioni monodose, scegliendo il formato famiglia;
  • preferire i prodotti confezionati in imballaggi riciclati o facilmente riciclabili, come quelli mono-materiale;
  • evitare l'usa e getta (ad esempio, piatti e stoviglie di plastica) e preferire prodotti durevoli (rasoi e spazzolini con testina intercambiabile, detersivi e detergenti in confezione ricaricabile);
  • preferire le saponette rispetto ai saponi liquidi per un imballaggio più ridotto e un dosaggio più accurato;
  • informarsi presso i negozi se fanno il "vuoto a rendere";
  • per la spesa, preferire sporte riutilizzabili.

Riciclo
Si pensa comunemente che per recuperare energia dai rifiuti si debbano costruire inceneritori. Ma si dimentica che negli oggetti è incorporata anche l'energia che è stata impiegata per estrarre le materie prime, lavorarle, trasformarle in prodotti, trasportarle e, infine, venderle ai consumatori. Per questa ragione si risparmia molta più energia riciclando i materiali di quanta se ne può ricavare bruciandoli in un forno inceneritore.

La situazione in Italia
Il riciclo è spesso conveniente ad una condizione: che la selezione, la separazione da tutti gli altri rifiuti, sia effettuata a monte, nelle nostre case. È noto che in Italia si ricicli poco. Vero in parte: molti Comuni, anche campani, vantano risultati eccellenti, come dimostrano i dati della Premiazione
Comuni Ricicloni di Legambiente.

Già oggi in Italia si avviano a riciclo (nelle nostre abitazioni e nell'industria) circa 50 milioni di tonnellate di materiali che, al netto degli scarti e dell'esportazione, diventano quasi 40 milioni di tonnellate di materiali di nuovo impiego. Un recente studio (Il riciclo ecoefficiente, condotto dall'Istituto Ambiente Italia per conto del Conai) ha dimostrato che in questo modo si risparmiano 15,3 milioni di tep (tonnellate equivalenti di petrolio), pari all'8% del totale dei consumi nazionali! Ecco in tabella il contributo di risparmio energetico dei vari materiali.

Tabella: materiali riciclati e introdotti nel mercato in Italia e risparmio energetico conseguente nell'anno 2006 (Fonte: elaborazione Ambiente Italia 2008)
Materie Riciclo interno
(milioni tonnellate)
Energia risparmiata
(tonnellate petrolio)
Vetro 1.843 145.968
Alluminio 885 4.847.546
Acciaio 21.472 10.804.609
Carta e cartone 5.577 2.805.486
Plastiche 1.350 2.113.555
Oli lubrificanti 173 164.488
Tessili 100 95.419
Pneumatici 190 248.885

Gas serra e riciclaggio
Con il riciclaggio si evitano di emettere in atmosfera 55 milioni di tonnellate di CO2, pari al 9,5% delle emissioni lorde nazionali e al 44% delle emissioni derivanti dai consumi energetici e dalle emissioni specifiche delle lavorazioni industriali.

Mi impegno
Legambiente ha messo a punto un esempio di impegno che ciascun cittadino può sottoscrivere per ottemperare al raggiungimento del 40% di riciclaggio e riduzione dei rifiuti previsto oggi dalla legge (60% nel 2011 e 65% nel 2012). È interessante osservare che si possono facilmente risparmiare in 

un anno 200 chili a testa di materiali, ma anche altrettanti di CO2 equivalenti di gas climalteranti.
Vale la pena informarsi e partecipare alle raccolte differenziate organizzate dai Comuni. Molti di loro sono riusciti a non aumentare o persino a ridurre i costi proprio grazie ad elevati livelli di efficienza nella raccolta differenziata.

tratto da viviviconstile
http://www.viviconstile.org/

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