martedì 28 ottobre 2014
lunedì 20 ottobre 2014
il decalogo dell'ufficio ecologico
10 regole per risparmiare
Si parla sempre di come ridurre gli sprechi in cucina, negli
spostamenti, nei consumi domestici e anche nelle vacanze, ma spesso si
tralascia il luogo in cui passiamo più ore durante il giorno: l’ufficio di lavoro. Nel luogo di lavoro passiamo gran parte della nostra vita attiva, è qui che possono avvenire gravi sprechi di risorse e consumi energetici.
Ecco un utile decalogo per vivere anche l’ambiente lavorativo in modo più green e piacevole:
1 – Organizzare gli spostamenti: car sharing, uso di mezzi pubblici, spostarsi in bici o a piedi quando possibile, l’ufficio ecologico comincia con il ridurre l’uso dell’auto il più possibile negli spostamenti. Meglio anche limitare l’uso dell’ascensore che rappresenta un notevole consumo di energia.
2 – Ricaricare e riusare: opta per penne e cartucce per stampanti ricaricabili o riciclabili, nel caso di imballaggi e scatole potranno essere riutilizzati per trasportare o inviare degli oggetti.
3 – Tecnologia a lungo termine: scegli prodotti tecnologici che garantiscano una lunga durata, acquistando monitor, pc o altri prodotti high-tech è sempre bene prolungare la garanzia e cercare di farli riparare se non funzionano più.
4 – Distributore automatico: i distributori automatici di acqua e bevande permettono non solo un risparmio di denaro e un vantaggio per i dipendenti, ma anche di limitare il consumo di materie prime e trasporti. Ricorda di accendere le macchinette del caffè solo quando serve e ai bicchieri di plastica preferisci tazze o tazzine in vetro o ceramica.
5 – I prodotti di cancelleria: scegliamo prodotti per la cancelleria ed articoli per ufficio a basso impatto ambientale, cartelline, gadget all’arredamento prodotti con materiali riciclati o facilmente smaltibili.
6 – Limita i consumi di carta: ricicla vecchi fogli stampati per prendere i tuoi appunti, limita le stampe allo stretto necessario ad esempio stampando fronte retro.
7 – Raccolta differenziata: anche in ufficio è importante effettuare una corretta raccolta differenziata dividendo per bene carta, plastica e altri materiali, quasi la metà dei rifiuti urbani arriva dagli uffici, con un po’ di collaborazione e impegno si riuscirà a dare una grande mano all’ambiente.
8 – Ridurre gli sprechi: spegnere il computer quando si va in pausa e le luci quando ci si allontana anche solo per una veloce riunione, le normali regole di risparmio energetico devono essere rispettate anche sul luogo di lavoro.
9 – Riscaldamento e aria condizionata: anche per quanto riguarda la gestione degli ambienti dovremo stare attenti a non esagerare con i consumi, in estate la temperature deve essere regolata massimo 5-8 gradi in meno di quella esterna, in inverno una temperatura di 19-20 gradi sarà più che sufficiente.
10 – Un angolo verde: un piccolo spazio verde dove rilassarsi, un tocco di natura in ufficio, piante, erba e fiori possono essere molto utili non solo per arredare gli ambienti di lavoro, ma anche per ricordarci ogni giorno la bellezza della natura che dobbiamo preservare.
Ecco un utile decalogo per vivere anche l’ambiente lavorativo in modo più green e piacevole:
1 – Organizzare gli spostamenti: car sharing, uso di mezzi pubblici, spostarsi in bici o a piedi quando possibile, l’ufficio ecologico comincia con il ridurre l’uso dell’auto il più possibile negli spostamenti. Meglio anche limitare l’uso dell’ascensore che rappresenta un notevole consumo di energia.
2 – Ricaricare e riusare: opta per penne e cartucce per stampanti ricaricabili o riciclabili, nel caso di imballaggi e scatole potranno essere riutilizzati per trasportare o inviare degli oggetti.
3 – Tecnologia a lungo termine: scegli prodotti tecnologici che garantiscano una lunga durata, acquistando monitor, pc o altri prodotti high-tech è sempre bene prolungare la garanzia e cercare di farli riparare se non funzionano più.
4 – Distributore automatico: i distributori automatici di acqua e bevande permettono non solo un risparmio di denaro e un vantaggio per i dipendenti, ma anche di limitare il consumo di materie prime e trasporti. Ricorda di accendere le macchinette del caffè solo quando serve e ai bicchieri di plastica preferisci tazze o tazzine in vetro o ceramica.
5 – I prodotti di cancelleria: scegliamo prodotti per la cancelleria ed articoli per ufficio a basso impatto ambientale, cartelline, gadget all’arredamento prodotti con materiali riciclati o facilmente smaltibili.
6 – Limita i consumi di carta: ricicla vecchi fogli stampati per prendere i tuoi appunti, limita le stampe allo stretto necessario ad esempio stampando fronte retro.
7 – Raccolta differenziata: anche in ufficio è importante effettuare una corretta raccolta differenziata dividendo per bene carta, plastica e altri materiali, quasi la metà dei rifiuti urbani arriva dagli uffici, con un po’ di collaborazione e impegno si riuscirà a dare una grande mano all’ambiente.
8 – Ridurre gli sprechi: spegnere il computer quando si va in pausa e le luci quando ci si allontana anche solo per una veloce riunione, le normali regole di risparmio energetico devono essere rispettate anche sul luogo di lavoro.
9 – Riscaldamento e aria condizionata: anche per quanto riguarda la gestione degli ambienti dovremo stare attenti a non esagerare con i consumi, in estate la temperature deve essere regolata massimo 5-8 gradi in meno di quella esterna, in inverno una temperatura di 19-20 gradi sarà più che sufficiente.
10 – Un angolo verde: un piccolo spazio verde dove rilassarsi, un tocco di natura in ufficio, piante, erba e fiori possono essere molto utili non solo per arredare gli ambienti di lavoro, ma anche per ricordarci ogni giorno la bellezza della natura che dobbiamo preservare.
Scarica il formulario rifiuti
Formulario Identificazione Trasporto Rifiuti - art. 193 D.Lgs. 152/2006
Il formulario
svolge la funzione di anello di congiunzione rispetto agli altri adempimenti
ambientali e garantisce la tracciabilità del flusso informativo relativo ai
rifiuti tra i diversi soggetti coinvolti nella loro gestione (produttore, trasportatore,
destinatario finale). In molti casi esso costituisce la base documentale per le
annotazioni nel registro di carico e scarico dei rifiuti.
Sul Registro vanno annotati tutti i carichi e gli scarichi di rifiuti; il Formulario invece è il documento che deve accompagnare il trasporto dei rifiuti.
Prima del suo utilizzo, il Formulario va
numerato e vidimato di norma dalla Camera di commercio
della provincia in cui ha sede legale l’impresa.
Il Formulario deve essere redatto in quattro esemplari, compilato, datato e firmato dal detentore dei rifiuti e controfirmato dal trasportatore. Una copia del Formulario deve rimanere presso il detentore; le altre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario (soggetto autorizzato al recupero o smaltimento), sono acquisite una dal destinatario e due dal trasportatore. Quest’ultimo è tenuto a trasmetterne una al detentore, entro tre mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore stesso.
Il Formulario deve essere redatto in quattro esemplari, compilato, datato e firmato dal detentore dei rifiuti e controfirmato dal trasportatore. Una copia del Formulario deve rimanere presso il detentore; le altre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario (soggetto autorizzato al recupero o smaltimento), sono acquisite una dal destinatario e due dal trasportatore. Quest’ultimo è tenuto a trasmetterne una al detentore, entro tre mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore stesso.
Il produttore del rifiuto ha tempo 10 gg
lavorativi dalla produzione del rifiuto e dello scarico del medesimo per
registrare il formulario sul proprio registro di carico scarico rifiuti. Una
volta registrato, segnare il numero progressivo della registrazione sulla
propria copia del formulario nel campo “ Numero registro”.
Tutte le copie del Formulario di identificazione dei rifiuti devono essere conservate per cinque anni.
Si ricordano inoltre le seguenti SANZIONI (Art. 258 D.Lgs. 152/2006) per mancata compilazione o inesatta/incompleta compilazione:
Scarica il formulario
Tutte le copie del Formulario di identificazione dei rifiuti devono essere conservate per cinque anni.
Si ricordano inoltre le seguenti SANZIONI (Art. 258 D.Lgs. 152/2006) per mancata compilazione o inesatta/incompleta compilazione:
REGISTRTI CARICO/SCARICO sanzione amministrativa per ogni errore;
FORMULARI sanzione amministrativa e PENALE per i soli rifiuti
pericolosi per ogni errore.Scarica il formulario
giovedì 16 ottobre 2014
lunedì 13 ottobre 2014
Gioca a Pack Man
E tu quanto sei insostenibile?
Scopri che peso hanno le tue azioni quotidiane con un piccolo gioco. Attento! Potresti scoprire di essere un Ecomostro... ma basta un buon consiglio per cambiare. L'idea è venuta a quelli di Ecolifestyles.eu, il
nostro sito amico impegnato nel cambiamento degli stili vi vita
quotidiani per l'abbattimento dei gas as effetto serra, e l'obiettivo è
di proporre online un 'game' in cui scegliere il proprio avatar e
rispondere a poche semplici domande sul tuo attuale stile di vita per
comprendere quanto sia ecosostenibile e migliorabile con alcuni
suggerimenti.
"All'inizio doveva essere piu' complesso ma ci siamo resi conto che volevamo diventasse piu fruibilie per tutti - spiega Alessasandra Tedeschi di Deep Blue
che ha realizzato il gioco online-. Abbiamo voluto che non
solo simulasse i propri comportamenti ma potesse ssere educativo,
proporrre dei suggerimenti semplici ma spesso non conosciuti, perché
tutti abbiamo bisogno di capire dove sbagliamo". Alla fine del gioco
sarai inquadrato in un profilo e non è escluso che tu sia un
ecomostro... ma anche per gli ecomostri, alla fine, cè un consiglio per
migliorarsi! Gioca!!!
mercoledì 1 ottobre 2014
Newsletter ottobre 2014
Come compilare il registro carico e scarico dei rifiuti
Il registro di carico e scarico rifiuti
consente di documentare la corretta gestione dei rifiuti e di tracciarne
il percorso dalla produzione allo smaltimento e recupero. In fase di
trasporto il registro deve essere accompagnato da un formulario
identificativo dei rifiuti trasportati. Entrambi i documenti devono
essere fatti visionare alle istituzioni ispettive tutte le volte che
esse lo richiedano. Inoltre sulla base di tali documenti viene fatta una
comunicazione annuale alla Camera di Commercio competente per
territorio che raccoglie i dati e li sistematizza (MUD). In essi sono
contenuti i dati di carico e scarico, la tipologia qualitativa degli
stessi, il rispetto nelle procedure di gestione degli impianti e
l'effettivo utilizzo dei presidi ambientali.
La gestione dei rifiuti è regolamentata dal D. L. 152/2006 art. 189 e
190. Quest'ultimo articolo è stato completamente modificato dalla
recente L.125/2013 ridefinendo chi sono i soggetti tenuti a compilare il
registro di carico e scarico. In particolare: enti e imprese produttori
di rifiuti speciali pericolosi/non pericolosi derivanti da attività
artigianali e industriali e del trattamento acque; enti e imprese che
effettuano raccolta, trasporto e preparazione rifiuti; intermediari e
commercianti di rifiuti speciali e non; enti ed imprese che aderiscono
volontariamente al SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei
rifiuti).
Quanto alle modalità operative di compilazione del registro si ricorda
che esse sono disciplinate dal DM 148/1998. La normativa prevede due
formulari: il modello "A" che riguarda chi gestisce rifiuti con
detenzione ed il modello "B" per chi gestisce senza detenzione.
Entrambi devono essere numerati e vidimati presso la Camera di Commercio
competente con le identiche modalità concernenti i registri IVA. Nel
registro occorre fare attenzione a compilare i seguenti campi: la data
ed il numero di registrazione, il codice CER (codice europeo
identificativo dei rifiuti), nome indirizzo e tipo di attività svolta
dal produttore/detentore, caratteristiche dei rifiuti (origini,
tipologia, pericolosità e quantità), il tipo di operazione (carico o
scarico) con data e progressivo, luogo di produzione e sito di
destinazione, data e percorso instradamento, nome indirizzo e attività
del destinatario. Si ha l'obbligo di conservare il registro per cinque
anni dall'ultima registrazione. Altro obbligo è quello di tenere il
documento presso tutti gli impianti di produzione, stoccaggio e
gestione; presso le sedi delle società operanti nel settore; presso le
sedi di commercianti e intermediari futuri..
Non dimenticare mai:Conservare il registro di carico e scarico rifiuti per almeno 5 anni dall'ultima registrazione effettuata.
Katia Petretta
Myleco sas
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